Fonte: flickr
Ore 14.00, sabato 9 maggio 2009. Bocce nuovamente ferme. Un altro Festival del Fundraising è terminato. La seconda edizione. Anche quest’anno un grande successo, maggiore rispetto allo scorso anno (ma c’era da aspettarselo, la continuità di un evento ti permette di correggere eventuali errori e fare sempre meglio). Mi sono giunte voci che circa un centinaio di persone purtroppo non vi hanno potuto partecipare ma soprattutto, e qui non posso che fare i miei complimenti al Prof. Melandri, mi sono giunte voci che lo scorso anno l’evento si è deciso di realizzarlo in tempi record.
Insomma complimenti Prof. Melandri e complimenti a tutto lo staff che ha lavorato assiduamente per diversi mesi.
A bocce ferme ho pensato di condividere alcuni spunti/pensieri/messaggi che ho appreso da alcuni corsi di quest’anno…
…Per non offendere nessuno, ci tengo a ribadire che NON ho potuto (per ovvie ragioni) seguire tutti i corsi (altrimenti in Amref avrebbero una risorsa veramente fondamentale ). Pertanto, mi limito a commentare, tra i corsi che ho seguito, quelli che mi hanno lasciato qualcosa.
Sicuramente un corso molto ben strutturato, dove ho trovato il giusto equilibrio fra teoria e pratica e molti utili spunti non per il mio lavoro ma per quello dei colleghi che si occupano di fundraising individui, è stato il corso di Chris Innes (head of fundraising dell’ufficio regionale di UNHCR a Roma): molto interessante l’approccio organizzato e professionale dell’organizzazione nella pianificazione delle proprie attività (quello che ai tempi di Lentati & Partners non ci stancavamo mai di proporre e ribadirne l’importanza alle organizzazioni per le quali lavoravamo), molto utile l’individuazione, per ogni campagna/progetto, del giusto target e dei giusti strumenti cui proporlo, molto carino il ringraziamento sotto forma di attestato per i donatori regolari dopo 10 mesi di donazioni, molto interessante capire come ogni realtà sia veramente un caso a sé stante, e quindi da sola deve definire le proprie priorità di organizzazione da sviluppare in una strategia personale. Per ogni tipologia di organizzazione (chi opera nelle emergenze, chi fa sviluppo …) una pianificazione differente.
Questo corso mi ha confermato che non esiste una pianificazione giusta e una sbagliata: l’importante è pianificare, e prima ancora condividere l’approccio scelto con la strategia dell’ONP in generale, da applicare pertanto a tutte le unità che compongono l’organizzazione.
Interessane anche i corsi degli ormai leggendari Francesco Quistelli (responsabile raccolta fondi di Coopi) e di Paolo Ferrara (responsabile raccolta fondi di TDH): veloce ma intensa la descrizione di un lavoro annuale realizzato da Coopi, ma che sono certa sarà un sicuro successo, nella concretizzazione di una campagna di raccolta fondi declinata in modo differente per ogni target (individui, aziende, istituzioni) e sempre molto interessante è ascoltare l’informatissimo Paolo Ferrara (insieme a Matilde Puglisi di Contactlab) sulla tematica internet, pianificazione on line.
Ovviamente sempre molto brillanti gli anglosassoni, che hanno portato non solo grande competenza e professionalità, ma anche una simpatia difficile da copiare, ma veramente “strong”!
Molto interessante per me che mi occupo di corporate fundraising, in ultimo, il corso di Maria Carla Cardelli (responsabile raccolta fondi di Libera) e Antonio Cuonzo (legale dello studio CBA) sulle attività di corporate fundraising, alcune case histories interessanti e un purtroppo ma ovvio breve sguardo alla normativa vigente, ai possibili ostacoli e alle probabili soluzioni cui noi corporate fundraiser non possiamo prescindere per poter lavorare bene.
Mi spiace anche quest’anno non aver trovato libero neanche per un momento il Prof. Melandri per poter scambiare con lui qualche parola, ma cercherò di rimediare il prossimo anno, o anche prima, se ci dovesse essere la possibilità.
Beh alla fine non posso non citare le sessioni di Amref (sui big donors) tenuta da Guendalina Sassoli, Barbara Galateri e Chiara Blasi e di Cesvi (sull’organizzazione dell’unità di fundraising di Cesvi) tenuta da Daniele Fusi e Myrta Canzonieri…non le ho seguite per impossibilità (mi trovavo ad altri corsi) ma non posso non ricordare i commenti positivissimi che ho sentito!
Cito solo loro (per ovvie ragioni) ma ringrazio tutti, perché in un modo o in una altro so che ogni corso ha lasciato qualcosa e ha permesso a questo nostro settore di diventare sempre più professionale.
Non mi dilungo ulteriormente approfondendo quanto eventi di questo tipo siano utili per fare networking, consolidare amicizie professionali…perché ritengo sia una considerazione non solo ovvia, ma che verrà sicuramente trattata ampiamente dai miei colleghi, che ritroveremo quindi sui soliti blog o che sentiremo lunedì in ufficio.
Dove spero andremo con una nuova carica e con molta voglia di fare…perché il nostro, per quanto ancora sconosciuto, è veramente un bel lavoro!
Ancora grazie agli organizzatori del Festival…non mi resta che dire: al prossimo anno! In questa edizione non ho tenuto nessuna sessione, magari il prossimo anno porterò qualche interessante case history!
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Cara Ioana, grazie grazie grazie, che dire! E dispiace anche a me non essere riuscito a parlare con tutti. Non ti nascondo che quest’anno è stato un po’ piu’ difficile gestire i tre giorni, perchè avevamo coscienza di quello che ci aspettava e non eravamo assolutamente incoscienti come l’anno scorso, ma il lavoro di Adele Guardigli, il segretario generale del Comitato Festival del Fundraising è fondamentale, una schiacciasassi, che macina i problemi uno dopo l’altro senza mai perdere la testa, nonostante ce ne siano sempre di nuovi…A presto quindi! e una preghiera: al festival io sono valerio melandri, il professore lo lasciamo per le aule dell’università!
Ciao.
Qualche altra foto scattata al festival la troverai qui:
(ci sei anche tu!)
Emma
Grazie mille Valerio (non professor Melandri allora) per il commento al mio post…ma grazie soprattutto per questo Festival, che sta davvero contribuendo a professionalizzare questo nostro mondo e a creare network interessanti per il nostro lavoro.
ne avevamo davvero bisogno!
Ioana
[…] grandissimo successo del festival di quest’anno nee hanno già scritto Ioana, Francesco e Paolo, ne scriverò a breve anche io e ne frattempo rendo disponibili, per chi non […]
Ciao Valerio i miei commenti arriveranno a breve, ma comincio a dirti che a me la storia del fundraiser “eroe solitario” è piaciuta molto 😉
[…] post di Paolo Ferrara Il post di Francesco Quistelli Il post di Francesco Santini Il post di Daniele Fusi Il post di Alberto Ghione Il post di Virginia (Oxfam) Tag: memo, […]
[…] ritrovo nel resoconto di Ioana Fumagalli: 110 e lode anche per me a Chris Innes, la sua è la tipologia di relazione che vorrei vedere […]
[…] del Festival del Fundraising. Ne parlano i blog dei fundraiser (Paolo Ferrara, Francesco Quistelli, Ioana Fumagalli, Emma Ciceri, Alberto Ghione, Virginia Tarozzi, Natascia […]
[…] a parlare di Festival del Fundraising 2009 a pochi giorni dalla chiusura. Visto però che in tanti (Ioana, Francesco Q, Paolo, Virginia, Alberto, Francesco S., Emma, Natascia, Raffaele e naturalmente […]
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